Giglio Reduzzi
Attaccamento comprensibile
Una volta, quando uno veniva eletto deputato, tutti in città facevano festa, anche se non erano parenti o dello stesso partito, perché ritenevano un onore fatto a tutta la città che uno di loro andasse a Roma e potesse sedere negli stessi scranni dove s’erano seduti alcuni degli illustri personaggi che avevano conosciuto sui banchi di scuola.
L’eletto era solitamente una persona anziana per la quale la nomina a deputato era considerata il degno coronamento di una intensa vita di lavoro.
Purtroppo, da qualche anno, non è più così.
Il M5S ha dimostrato che si può diventare deputati - e financo senatori- già a 30 anni e senza aver mai lavorato.
Infatti la maggior parte dei deputati del M5S appartiene a questa categoria di persone.
E’ stata una svolta difficile da accettare, perché arrivata all’improvviso, anche se, a quanto appare, adesso è già in fase calante.
Inutile dire che la novità rappresenta un impoverimento del Parlamento, come istituto in sé.
Ora i deputati del M5S sono al governo, ma nonostante non abbiano tardato a dimostrare la loro impreparazione, dicono che sia difficile allontanarli dal potere per via del loro “attaccamento alle poltrone”.
Il che evidentemente non può stupire.
Se mai è l’atteggiamento opposto che dovrebbe meravigliare in quanto, per molti di loro, mollare il seggio di parlamentare significa ripiombare nello stato di disoccupazione in cui stavano prima.
Ossia passare da un reddito annuo di 200.000 euro a zero o poco più.
Io sarei il primo a comportarmi come loro.
Tanto più che molti di loro si erano offerti per questa prestigiosa e lucrosa attività senza essere stati spinti da alcuna motivazione ideologica, ma con lo stesso animo con cui mandavano il curriculum ad un qualsiasi altro datore di lavoro.
Non è casuale che, tra le idee da loro partorite, ci siano stati i famosi “navigator”, cioè gli esperti che dovrebbero aiutare i percettori del Reddito di Cittadinanza a trovare un lavoro.
Intento in sé lodevole, peccato che queste persone non siano, come sarebbe stato giusto aspettarsi, anziani esperti del settore, bensì giovani, magari laureati, ma essi stessi disoccupati o sottoccupati, per cui è facile immaginare che, se mai troveranno un posto di lavoro, prima lo daranno a loro stessi, anziché ai loro “assistiti”.
Come vedete, il bacino in cui vengono scelti i navigator è lo stesso in cui vengono pescati i deputati del M5S.
Talis pater talis filius.
La coerenza, almeno quella, è salva.