Giglio Reduzzi
Chi deve dettare la linea nel CDX?
Piaccia o non piaccia, nell’ambito del CDX, il solo partito che negli ultimi anni ha perso consenso popolare è quello di FI.
Lega e FdI sono entrambi spettacolarmente cresciuti.
Dunque, piaccia o non piaccia, non tocca più a Silvio Berlusconi dettare la linea del CDX, ma se mai spetta ai leader degli altri due partiti.
Specie ora che, da deputato europeo qual è, Berlusconi è portato naturaliter a difendere l’istituzione cui appartiene (ed altrettanto fa il suo vice Antonio Tajani).
Non possiamo rinfacciare al governo in carica il diminuito sostegno popolare ad una delle sue principali componenti se poi siamo noi del CDX i primi a non rispettare il diverso modo in cui il consenso popolare ora si manifesta.
Inoltre, ci vuol poco a capire che un conto è andare a Bruxelles per chiedere la solidarietà che ci spetta, lasciando intendere che comunque noi da lì non ce ne andremo mai (come probabilmente farebbero Berlusconi e Tajani) ed un conto è andarci minacciando, se non ascoltati, di andar via sbattendo la porta (come ha orgogliosamente fatto la GB e come farebbero Salvini, Meloni, Bagnai e Borghi).
Il CDX non è contro l’UE, ma vuole starci con la schiena dritta.