Giglio Reduzzi
Chiese vuote
Meno di un secolo fa, al mio paese, si riteneva che la Chiesa esistente fosse troppo piccola per contenere tutti i fedeli ed allora si decise di costruirne una più grande.
Molti fedeli parteciparono di persona alla sua costruzione, lavorando anche di domenica.
A lavori ultimati, nonostante la maggior disponibilità di spazio, la chiesa era sempre gremita.
Per non assistere in piedi alle due messe domenicali, normale e cantata (che comprendevano sempre una lunga predica), bisognava presentarsi con largo anticipo.
Purtroppo l’affollamento durò poco. Un tempo decisamente breve se rapportato all’impegno profuso nella costruzione del nuovo luogo di culto.
Ora quasi tutti i banchi della chiesa potrebbero essere rimossi, salvo i primi tre, dove trovano spazio alcune donne, per lo più anziane, oltre alle suore delle scuole elementari.
Chissà cosa ne pensa il clero locale.