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  • Immagine del redattoreGiglio Reduzzi

Metus reverentialis

Aggiornamento: 14 mag 2019

Metus reverentialis o timore reverenziale.

Noi cattolici siamo particolarmente colpiti da questo atteggiamento mentale.

E’ la struttura piramidale della nostra gerarchia che lo suggerisce.

Però non dobbiamo esagerare.

Quando chi sta al vertice parla od opera in modo non convincente, dobbiamo avere il coraggio di dirlo.

Non dobbiamo rifugiarci dietro l’ Ipse dixit.

Specie quando è lo stesso capo che dice “chi sono io per giudicare?” oppure quando si occupa di cose che, non essendo di sua competenza, non beneficiano della protezione divina.

Una di queste è senz’altro la politica del Papa attuale in materia di flussi migratori, che peraltro provoca dissensi proprio in seno alla gerarchia e che, se fosse applicata alla lettera, trasformerebbe tutte le chiese in dormitori pubblici.

Come questa:



Quanto detto per il Papa vale anche per Sergio Mattarella.

Ma non illudiamoci: adesso viene incensato da tutta la stampa, ma quando avrà concluso l’incarico inizieranno ad attaccarlo, come hanno fatto puntualmente con Giorgio Napolitano.

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