Giglio Reduzzi
Costi e rischi inutili
Il capo della Protezione Civile era tutto sorrisi perché i suoi uomini avevano sventato un attacco terroristico da parte di un immigrato africano.
Non so cosa ci fosse da ridere.
Il mancato attentatore era partito dalla Libia con un barcone e lo Stato italiano, dopo averlo “salvato”, lo aveva mantenuto per un anno.
In tal modo aveva costretto i cittadini italiani, prima, a subire il costo del salvataggio e del mantenimento, nonché a correre il rischio dell’attentato e, poi, ad affrontare altri costi per sventare il rischio.
Non era meglio fare come i nostri partner europei che, non accogliendo, non debbono affrontare né costi né rischi?