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  • Immagine del redattoreGiglio Reduzzi

Cum grano salis

Aggiornamento: 3 gen 2019

Ieri in TV ho visto un bel documentario sulle carovane di cammelli che trasportano il sale nel deserto del Sahara.

Ad ogni animale vengono appese, una per parte, due lastre di sale di miniera e, dunque, solido.

Poi i cammelli vengono fatti camminare per giorni e giorni verso le località di destinazione.

Non conosco il valore monetario di quelle lastre di sale, ma deve trattarsi di ben poca cosa: immagino non più di 4 o 5 euro per lastra. Otto o dieci per cammello.

Il sale è infatti il prodotto alimentare più economico che ci sia. Quello che, quando vai al supermercato, devi sempre chiedere dove sta, perché il titolare, non avendo interesse a venderlo, lo mette nei posti più nascosti.

Dunque suppongo che il reddito del carovaniere sia di circa un euro al giorno, ovvero di 30/40 euro al mese.

Se questa mia ricostruzione mentale vi sembra ragionevole, provate ad immaginare quali fantasie possano scaturire nella mente del carovaniere, se mai gli dovessero raccontare che, in Italia, esistono centri d’accoglienza ai quali, per ogni immigrato che ospitano e per un solo giorno, lo Stato italiano versa lo stesso ammontare che lui guadagna in un mese di lavoro. E che lavoro!



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