Giglio Reduzzi
Droni ed elicotteri
Come sappiamo, esiste una disposizione governativa che, per evitare la diffusione del virus, proibisce a tutti di uscire di casa.
Alla luce di questa proibizione, uno si aspetterebbe che le forze dell’ordine la facessero rispettare ovunque e con uguale severità.
Purtroppo non è così.
Infatti abbiamo visto che, mentre per un ragazzo che corre solitario sulla battigia (e quindi non può né infettare né essere infettato) si mobilitano droni ed elicotteri, per gli spacciatori di droga che, oltre ad infrangere il divieto di assembramento, seminano morte (e dunque compiono un duplice reato), le forze dell’ordine intervengono solo quando l’attività di questi criminali viene segnalata dalle fotocamere delle TV private e, generalmente, solo per il periodo in cui le predette fotocamere rimangono accese.
Per il resto del tempo, l’attività criminale continua indisturbata.
E’ evidente che tutto dipende dal fatto che, mentre nel primo caso, le forze dell’ordine non corrono alcun rischio, nel secondo ne corrono uno molto grave.
Chiunque può rendersi conto che questa e non altra è la motivazione.
Questa consapevolezza tuttavia dovrebbe sconsigliare il frequente ricorso alla retorica secondo cui gli uomini che si occupano della nostra sicurezza sono tutti eroi e fanno un uso oculato dei pochi mezzi a loro disposizione.