Giglio Reduzzi
Finti naufragi
Se un bambino cade nel Ticino ed un pescatore si tuffa in acqua e lo salva, egli viene dichiarato eroe e qualche giorno dopo viene convocato al Quirinale per essere decorato al merito della Repubblica.
Ogni giorno sbarcano a Lampedusa centinaia di persone, tutte dichiaratamente salvate mentre stavano per annegare nel Mediterraneo.
Sergio Mattarella dovrebbe passare il suo tempo a distribuire medaglie ai loro salvatori e, se non lo fa, vuol dire che neanche lui crede sino in fondo che si tratti di veri naufragi.
Difatti non lo sono, ma, per qualche ragione, si fa finta che lo siano.
Il card. Robert Sarah ha spiegato per filo e per segno come avvengono queste operazioni, ma nessuno ci crede. Perché?
Eppure il card Sarah è una brava persona che non ha alcun interesse a raccontare falsità!
Il cardinale ha spiegato (in un libro) che sono tutti, o quasi tutti, naufragi finti!
Nessun gommone parte dalle coste libiche, con a bordo così tanta gente e così poco carburante, senza aver prima fornito le sue coordinate geografiche al cosiddetto “Alarm Phone italiano”, che a sua volta le inoltrerà ai potenziali soccorritori, in modo che questi non perdano tempo prezioso a cercarli.
Il mancato credito al cardinale è certamente dovuto al fatto che egli sembra essere piuttosto isolato, nel suo entourage, nel ritenere che sia criminale (sic) accettare sul nostro territorio delle persone, senza che ad esse venga assicurato un futuro migliore di quello dal quale fuggono.