Giglio Reduzzi
Formalmente a posto
Giuseppe Conte sa di essere inadatto al ruolo, ma essendo ambizioso, non pensa minimamente di doversi far da parte.
Almeno sino a quando anche chi l’ha nominato glielo farà capire o, meglio ancora, glielo dirà espressamente.
Ecco allora la sua strategia, che è poi tipica degli ambienti della Pubblica Amministrazione da cui proviene:
coinvolgere il maggior numero di persone in modo da diluire al massimo la responsabilità personale.
Fateci caso: ogni provvedimento che prende è sempre e solo la logica conseguenza di decisioni altrui.
Lui di suo non ci mette niente.
E’ per questo motivo che, al posto di un portavoce unico, il Premier nomina, prima, un commissario, poi un super-commissario ed infine una task force, andando nella direzione opposta a quella che tutti vorrebbero nel nome della chiarezza.
Ciò che conta per il Premier (e l’ambiente che lo circonda) è posi al riparo dalle critiche.