Giglio Reduzzi
Lo Stato nemico
Aggiornamento: 17 apr 2018
Qualche giorno fa un imprenditore brianzolo ha avuto l’improntitudine di andare in televisione e dichiarare che la sua azienda, nonostante la crisi, andava a gonfie vele ed assumeva personale, invece di licenziarne.
Ma si può essere così sprovveduti?
Evidentemente questo imprenditore credeva di essere in America dove, se un’azienda va bene, sono tutti contenti, a partire dagli operai.
Ma qui siamo in Italia, dove prevale l’invidia sociale e molti telespettatori avrebbero preferito sentir dire che l’azienda andava male e che lui, per rimediare alla situazione, stava reinvestendo tutto il suo reddito, ipotecando la casa, vendendo la Ferrari, ecc. ecc.
Inoltre, con quelle sue avventate dichiarazioni, egli rischiava che il giorno dopo l’Agenzia delle Entrate gli inviasse una dozzina di ispettori a controllare come mai, con tutte quelle tasse da pagare, l’azienda potesse ancora andar bene.
Non è che per caso il titolare fosse un evasore fiscale e mandasse i suoi soldi a Panama?
Questo è un Paese dove, spiace dirlo, si preferisce veder piangere i ricchi che veder ridere i poveri.
E non mi meraviglierei se quello stesso imprenditore tra tre anni si ripresentasse in televisione per dire quello che i telespettatori si aspettavano dicesse qualche giorno fa.