Giglio Reduzzi
"GHE PENSI MI"
Aggiornamento: 12 ott 2018
Com’è noto, nel triennio 2014, 2015 e 2016 sono entrati in Italia circa 600.000 migranti irregolari.
Ebbene io penso che, ogni qualvolta uno di questi commette un reato, chi era al governo del Paese in quel periodo dovrebbe essere chiamato in giudizio in qualità di correo, per il fatto che, oltre a lasciarli venire, ci raccomandava di non abbandonare le nostre abitudini e quindi, implicitamente, si rendeva garante della loro buona condotta.
Purtroppo (e me ne dispiace) anche la Chiesa italiana ha commesso lo stesso errore quando, per i cento migranti ex nave Diciotti, ha detto: dateli a me che “ghe pensi mi” e poi il giorno dopo li ha lasciati scappare tutti ponendoli di fatto a nostro carico (e rischio).
Inoltre, e questo vale per tutti i migranti, buoni e cattivi, rimane il problema che il governo li ha fatti entrare senza aver prima chiesto l’autorizzazione ai suoi cittadini, cioè a coloro cui conferiva l’onere di conviverci, a dispetto di tutte le incompatibilità (culturali, religiose, economiche).
Mi pare che il governo, così facendo, più che “ farsi bello con i soldi degli altri”, si sia reso colpevole di un gigantesco “danno erariale”.