Giglio Reduzzi
I 49 migranti che nessuno vuole
In acque maltesi, sballottate dalle onde, ci sono due navi ONG che da venti giorni cercano inutilmente un porto sicuro in cui sbarcare i 49 migranti che tengono a bordo.
Salvini non li vuole. Di Maio dice che, al massimo, può ricevere, per spirito umanitario, solo donne e bambini.
Dalla nave rispondono: no grazie, le famiglie non si dividono.
Il Papa ha rivolto un pressante appello ai leader di tutta Europa perché intervengano a risolvere il problema.
Nessuno ha risposto. Ripeto: nessuno.
Al di là dell’ovvia constatazione circa la popolarità di questo Papa (ve la immaginate la reazione che un tale appello avrebbe avuto sui destinatari se a farlo, certo in tono più pacato, fosse stato, poniamo, Giovanni XXIII?), al di là –dicevo- di questa osservazione, mi corre l’obbligo di aggiungere le seguenti:
a) l’era Tornielli (il nuovo comunicatore) non è iniziata bene, perché, come già osservato, non mi pare che il tono dell’appello papale fosse adatto alla circostanza;
b) se i richiedenti asilo erano solo 49, che bisogno c’era di
invocare l’aiuto di un intero continente? Non poteva il Papa semplicemente dire: questi li prendo io?
c) non sarà per caso che il rifiuto della nave a “dividere le famiglie” fosse in realtà dovuto al fatto che di famiglie ce n’era solo una (quella insistentemente ripresa dalle telecamere) e che tutti gli altri fossero i soliti baldi giovanotti, come quelli che avevamo già visto scendere dalla nave Diciotti?