Giglio Reduzzi
I comunisti sono ancora qui
Non vorrei sbagliarmi, ma mi sembra che nel nostro Paese il crollo del muro di Berlino abbia avuto effetti diversi, se non opposti, a quelli che ebbe nel resto del mondo.
Infatti, mentre, caduto il muro, fuori d’Italia i comunisti sono scappati a gambe levate, quelli di casa nostra sono rimasti tutti al loro posto ed, anzi, alcuni di loro hanno assunto ruoli che mai prima si sarebbero sognati di svolgere.
Tipo Presidenza della Repubblica e Premierato.
Hanno solo cambiato, più volte, il nome, ma non hanno mai fatto un filino di autocritica.
Sembra quasi che essere stato comunista sia stata una benemerenza da infilare nel curriculum.
Lo stesso avviene ancora oggi a livello culturale.
Ci sono fior di professori (per lo più emeriti) che, dopo aver passato una vita a spiegarci le virtù del marxismo, ora vengono chiamati in TV a commentare i fatti del giorno.
Ed essi hanno il coraggio di andarci, anche quando a convocarli sono quei canali televisivi privati cui loro, da giovani, volevano negare il diritto di esistere!