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  • Immagine del redattoreGiglio Reduzzi

I "lager" libici

Aggiornamento: 29 ago 2018

Il provincialismo di certi politici nostrani si vede anche quando, osservando i centri di accoglienza libici, essi definiscono quei luoghi con il termine spregiativo di “lager”.

Così facendo essi dimenticano che, solo alcuni decenni fa, un civilissimo paese europeo, come la Germania, si comportava nella stessa identica maniera dei libici.

Essi dimenticano altresì che, per maturare la maggiore sensibilità umana riscontrabile nei centri di prima accoglienza europei, ci sono voluti secoli, per cui è illusorio che gli africani possano acquisirla d’amblée.

In Africa, dove muore un neonato su due, la vita non ha lo stesso valore che essa ha in Europa, dove si spendono milioni anche per salvare un gatto.

La secchiata d’acqua refrigerante che il custode di un centro d’accoglienza libico getta sugli internati seduti sotto il sole cocente corrisponde alla doccia installata nei centri europei.

Quando c’è.



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