Giglio Reduzzi
Il CDX ha davvero la vittoria in tasca?
Tutti danno il CDX vincente alle prossime elezioni politiche.
Ma è proprio così?
L’ultima volta (2018) il Capo dello Stato ha chiaramente dimostrato di preferire il risultato dei singoli partiti a quello delle coalizioni.
Potrebbe essere così anche questa volta, se per caso il PD di Letta dovesse prendere un voto in più dei FdI della Meloni (od anche una sola frazione di punto).
E ciò in barba al fatto che il CDX possa aver raggiunto una quota elevatissima di voti in linea con le attuali previsioni.
Non è un mistero che Enrico Letta abbia tentato tutte le vie per mettere in piedi una coalizione che occupasse tutto lo spazio disponibile nel centro ed a sinistra.
Ma ciò che non è riuscito a lui potrebbe benissimo riuscire al Capo dello Stato, che, non solo viene dalla stessa parte politica, ma ha già battuto questa strada nel recente passato.
Anche se, diciamolo, la strategia non gli è servita molto.
Negando reiteratamente (2018, 2019, 2020) al CDX la possibilità di andare al governo, egli ha sì indebolito Salvini (come desiderava così intensamente da preferirgli ministri incapaci), ma in compenso ha fortificato la Meloni.
Il che, dal suo punto di vista, non dovrebbe essere un grande risultato.