Giglio Reduzzi
Il gioco di Grillo
Ho capito il gioco di Grillo.
Quando manda al governo (o permette che ci vadano) persone come Toninelli, Bonafede o Azzolina, non lo fa perché è convinto delle loro eccezionali capacità, ma per dimostrare a tutti come basti poco per far meglio di prima.
Peccato che l’esperimento sia fallito.