Giglio Reduzzi
Il presunto errore di Salvini
Per quel poco che vale, io non sono tra coloro che dicono che Matteo Salvini ha fatto male a gettare la spugna.
(E magari sono gli stessi che da tempo lo invitavano a farlo.)
Anzi, sempre per quel poco che vale, sono tra coloro che gli rimproverano di essere stato sin troppo paziente con il volubile partner di governo.
Specialmente dopo il rivoluzionario risultato delle elezioni europee.
Una chiara anticipazione di quello che avrebbero fornito le elezioni politiche.
(Cosa c’è di più politico dell’esito di elezioni europee, se non il nome?)
Solo menti machiavelliche come quelle di Renzi e Franceschini avrebbero immaginato che il Capo dello Stato, anziché indire nuove elezioni, avrebbe architettato l’escamotage cui poi è di fatto ricorso.
Matteo Salvini, italiano pure lui, ma di scuola lombardo-veneta, non sarebbe mai arrivato ad immaginare un simile machiavello!
L’unico suo errore è stato convocare, già a fine agosto, una riunione di protesta per il 19 ottobre, implicitamente ammettendo che il governo definito abusivo potesse durare tutto quel tempo.