Giglio Reduzzi
L'invidia sociale
Tra i maggiori difetti degli italiani vi è, senza ombra di dubbio, quello dell’invidia sociale.
Fateci caso: non appena, tra i politici (ma non solo tra loro), emerge un leader, anziché rallegrarci di aver finalmente trovato una guida, subito ci chiediamo quali reconditi difetti egli ci nasconda e ci buttiamo alla ricerca spasmodica dei medesimi.
E siamo tutti contenti se scopriamo che sì, effettivamente, in quella occasione egli avrebbe potuto comportarsi meglio od usare una frase diversa.
Mamma mia come siamo esigenti!
Ecco perché in Italia finiremo, come sempre, per avere un sistema elettorale proporzionale, salvo poi lamentarci per l’eccessivo frazionamento dei risultati e la conseguente necessità di formare delle inconcludenti coalizioni di governo.
E’ il miglior sistema per evitare che qualcuno emerga sopra gli altri.
In questo momento storico il bersaglio dell’invidia sociale è Matteo Salvini e non è casuale che il movimento delle Sardine sia nato contro di lui e, per ora, solo lui.
Ma poiché, accanto a Salvini, c’è un’altra figura che sta vigorosamente emergendo, quella di Giorgia Meloni, non mi meraviglierei se anche lei dovesse presto diventare l’obiettivo di chi vive d’invidia.