Giglio Reduzzi
La Chiesa mi ha fregato!
Aggiornamento: 1 giu 2021
E dire che pochi sono cresciuti all’ombra del campanile come è stato per me.
Prima di laurearmi, l’Università Cattolica di Milano mi ha fatto recitare il giuramento antimodernista di Pio X.
Adesso, se mostri diffidenza verso il cambio di paradigma del nuovo corso, ti guardano con compassione e ti chiamano “rigido”.
La comunità ecclesiastica che è rimasta fedele a quel giuramento (FSSPX) è stata prima scomunicata e poi riammessa, ma è guardata con sufficienza, come si fa con i vecchi sospettati di Alzheimer.
Dopo avermi terrorizzato con le fiamme dell’inferno per tutta la giovinezza, adesso mi dicono che l’inferno non c’è e, se c’è, è vuoto, perché Dio è talmente misericordioso che perdona tutti e tutto.
La distinzione tra peccato veniale e peccato mortale è scomparsa.
Anzi è il termine stesso di peccato che è stato abolito. Adesso si parla semplicemente di “fragilità”.
La nostra religione non è l’unica per cui valga la pena battersi (ed, al limite, donare la vita), ma tutte le religioni sono uguali, compresa quella che ha per statuto la missione di distruggere i cristiani.
Tutte le preghiere che mi hanno insegnato erano in latino, (che è sempre stata la lingua della Chiesa), ma adesso vengono recitate in tutte le lingue e scommetto che neppure i giovani sacerdoti conoscono la versione originaria.
Uno di loro, conosciute le mie idee in linea con la tradizione, ha detto che avrebbe pregato per la mia conversione (sic).
Alcune preghiere non vengono più recitate nell’odierna liturgia semplificata.
Poiché le restrizioni di movimento introdotte dal governo per combattere l’epidemia (e prontamente accolte dal clero) hanno consentito l’ascolto della messa domenicale in remoto (via TV), ne ho subito approfittato per cercarne una che fosse celebrata con il rito antico (vetus ordo).
L’ho trovata e non l’ho più mollata, perchè Vi assicuro che è tutta un’altra storia.
Peccato che, così facendo, mi sembri di essere tornato ai tempi delle catacombe!