Giglio Reduzzi
La sovranità appartiene al popolo?
Premesso che l’Art. 1 della Costituzione contiene un principio (“la sovranità appartiene al popolo”) ed una puntualizzazione (“che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione), sono sorpreso di notare che nessun giurista, neppure tra i maggiori “costituzionalisti”, abbia mai rilevato come, secondo la nomotetica occidentale, la puntualizzazione non possa mai essere letta come riduttiva del principio.
Solo nella nomotetica orientale (perlomeno nell’uso che ne ha fatto l’Unione Sovietica), la puntualizzazione prevale sul principio.
E’ in forza di tale uso che l’URSS ha potuto limitare la libertà di stampa, senza contraddire la sua legge fondamentale.
Infatti la vecchia costituzione socialista, nell’affermare detta libertà, diceva che, a tale scopo, alle associazioni di lavoratori sarebbero stati messi a disposizione i materiali occorrenti (carta, inchiostro e macchinari).
Di fatto riconoscendo la libertà di stampa solo ai sindacati.
Ciò premesso, mi sembra evidente che l’interpretazione data all’art. 1 della nostra Costituzione per risolvere la recente crisi di governo, avendo fatto prevalere la puntualizzazione sul principio, sia estranea alla cultura giuridica occidentale.
Alludo ovviamente al fatto che, per la risoluzione di detta crisi, si sia ricorsi alla modalità parlamentare (indicata nella puntualizzazione) invece che ad una nuova consultazione del popolo sovrano (implicita nel principio).
L’osservazione qui contenuta, essendo di natura squisitamente tecnica, non inficia, ma se mai rafforza, quella - di carattere morale- contenuta nella mia precedente riflessione “La soluzione di Mattarella”.