Giglio Reduzzi
La sovranità....Parte II
Qualche giorno fa avevo sostenuto che la soluzione adottata dal Capo dello Stato per risolvere l’ultima crisi di governo, oltre a non essere corretta sotto il profilo etico, non lo era neppure sotto il profilo tecnico, perché era frutto di un’interpretazione non convenzionale del dettato costituzionale, avendo fatto prevalere la “puntualizzazione” di un diritto sulla sua chiara e semplice “enunciazione” (“la sovranità appartiene al popolo”).
Proprio come si usava fare nella Costituzione dell’URSS.
Nel nostro caso, avevo spiegato, la puntualizzazione consisteva in quella frase aggiuntiva: “…che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, che rappresenta la base costituzionale della soluzione Mattarella.
Avevo invece ritenuto superfluo fornire delle esemplificazioni. Che però non mancano.
Per esempio, questo governo avrebbe potuto formarsi esclusivamente per il voto favorevole dei senatori a vita o di diritto.
Non è stato così, ma, visti i risultati al Senato, avrebbe potuto benissimo esserlo.
Ebbene, anche in tal caso, come in quello presente, la soluzione adottata per risolvere la crisi sarebbe stata coerente con la Costituzione, ma il contrasto di tale soluzione con il principio della sovranità popolare sarebbe apparso con evidenza ancora maggiore.