Giglio Reduzzi
Le bugie sui migranti
La Sinistra ed i mezzi di comunicazione ad essa asserviti (quasi tutti) dovrebbero smetterla di raccontarci bugie.
I migranti che vengono dall’Africa non sono né profughi né naufraghi.
Non sono profughi (“refugee”), secondo la definizione che ne dà il diritto internazionale convenzionale, perché, salvo casi rarissimi, non scappano da nessuna guerra.
Quindi non sono coperti da nessuna norma internazionale.
Non sono neppure “naufraghi”, perché la tanto invocata legge del mare si riferisce agli occupanti di mezzi navali colpiti da un evento imprevisto, tipo burrasca od iceberg, e non si applica certo ai naufragi intenzionali in esame.
Un’intenzionalità resa evidente a partire dalla scelta degli scafi (gommoni che a Genova non verrebbero fatti uscire neanche per andare a Recco), nonché dall’assenza di dotazioni, l’insufficiente scorta di carburante ed il sovraccarico di persone.
Dunque non sono neppure naufraghi.
Il naufragio intenzionale è una fattispecie giuridica inesistente.
Pertanto la volontà di salvarli può solo essere motivata o dalla carità o dall’interesse. Non certo dalle leggi.
Sono indiscutibilmente mosse da carità le persone che dalla loro attività di salvataggio non traggono alcun beneficio economico.
Come è certamente il caso di molti cristiani, dentro e fuori della gerarchia.
Mentre è probabile che siano motivate dall’interesse le persone che per questa loro attività ricevono uno stipendio, magari profumato.
Ho detto “probabile”, perché non escludo che ci sia qualche (raro) caso di doppia motivazione.
Conclusione: pensatela come volete, ma non tirate in ballo le leggi.