top of page
  • Immagine del redattoreGiglio Reduzzi

Le parole che non piacciono alla Sinistra

Una -l’abbiamo già detto più volte- è “comunismo”.

Nessuno che sia stato iscritto al PCI (e magari abbia svolto un ruolo dirigenziale in quel partito) riconosce volentieri di essere stato comunista.

Salvo Pier Luigi Bersani e pochi altri, tutti preferiscono definirsi anti-fascisti.

E’ per questo motivo che il termine antifascista è ancora di moda dopo tutti questi anni.

L’altra parola che non piace alle persone di sinistra è “patriottismo”.

Difatti, benché anche a loro si inumidisca l’occhio quando sentono suonare l’inno nazionale, essi ritengono che non sia dignitoso ammettere di nutrire il sentimento patrio che l’inno richiama.

Sta di fatto che non li ho mai visti commuoversi quando sentono l’Inno della Gioia che accompagna le manifestazioni dell’Unione Europea, a loro tanto cara.

La “debolezza” del sentimento patrio la lasciano volentieri agli avversari politici, anche se, non osando definirli “patrioti”, li chiamano “sovranisti”, spesso associando questo termine a quello di “populisti”, ritenuto ugualmente spregevole.

24 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Martedì sera (25 settembre) RAI3 ha dedicato tutta la prima serata per celebrarne la cattura. Non capisco perché l’abbia fatto. L’arresto del capo mafia costituisce un fatto eccezionale di per sé, ma

Qualche volta capita anche a me di chiedermi come mai la signora Meloni, ora che è al governo, non faccia le stesse cose che diceva avrebbe fatto quando era in campagna elettorale, specie in materia d

I distributori di benzina che operano sulla rete autostradale italiana dovrebbero praticare tutti lo stesso prezzo. E questo dovrebbe fissato per legge, al pari del pedaggio. Esporre un cartello per d

bottom of page