Giglio Reduzzi
Ma che fortuna!
Accanto alle ragioni di sbigottimento enunciate nel punto precedente, per fortuna ce ne sono altre che invece ci fanno ritenere fortunati di essere nati in questa epoca di indubbie transizioni.
Pensiamo per esempio a quanto è successo il 20 Luglio del 1969, cioè nel bel mezzo della nostra vita, per citare il Poeta: due uomini (Neil Armstrong e Buzz Aldrin) hanno messo piede sulla Luna.
Non era mai successo prima, benché, secondo la scienza, l’uomo abiti il nostro pianeta da circa 200.000 anni.
Dunque noi abbiamo avuto la fortuna, nel breve arco della nostra vita, di assistere ad un evento senza precedenti.
Un fatto tanto eccezionale che inizialmente alcuni credevano che non fosse mai avvenuto e che le immagini fornite fossero solo trucchi televisivi.
Ma per fortuna si trattava di poche persone (per lo più cariche di anti-americanismo) che gli eventi successivi hanno provveduto a smentire.
Può darsi che la conquista umana della Luna sia solo la prima di una serie di future conquiste extra-territoriali; sta di fatto che quanto è successo nel 1969 non era mai avvenuto nei 200.000 anni precedenti; per cui ci sono tutte le condizioni perché la brevissima finestra temporale in cui ci è capitato di vivere venga considerata una felice coincidenza.
Per trovare un arco temporale altrettanto fortunato noi cattolici avremmo dovuto nascere duemila anni fa ed essere nati in Palestina.