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  • Immagine del redattoreGiglio Reduzzi

Migranti di ritorno

Se ho capito bene, sino all’avvento di Minniti (prima) e di Salvini (poi), le cose sono andate più o meno così:

Con il paravento della misericordia, noi prendiamo chiunque, buono o cattivo, sbarchi sulle nostre coste.

Però molti immigrati, vedendo che l’Italia non è l’Eldorado che sognavano, scappano in direzione Nord.

Qui prima o poi vengono rintracciati e viene fatta quella selezione che si sarebbe dovuta fare da noi, ma che non è mai stata fatta, e si procede in questo modo:

I buoni sono trattenuti ed i cattivi (fannulloni, delinquenti, ecc.) vengono rispediti nel Paese di primo approdo, cioè da noi.

Salvini si dice pago del fatto che la movimentazione sia a saldo zero, perché l’accordo sarebbe che tanti migranti escono, tanti ne entrano.

A me, che pure sono un estimatore del vice Premier, i conti non tornano, perché i migranti non sono sacchi di sabbia, per cui basta contarne il numero. E difatti ci sono i buoni ed i cattivi.



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