Giglio Reduzzi
Missioni militari estere
Aggiornamento: 29 dic 2018
A proposito dei militari italiani impegnati nelle missioni estere, ci sono un paio di cose che non capisco.
1) Benché ce ne siano molte migliaia, non ho mai visto un manifesto murale od un annuncio di giornale che inviti i ragazzi a chiedere di essere arruolati per queste missioni.
Ho pertanto il sospetto che le autorità militari siano impegnate più a respingere le domande che a sollecitarle.
E che, quindi, i ragazzi siano attratti più dal soldo (che mi dicono essere elevato) che dall’altruismo che dovrebbe sottendere questo tipo di missioni.
Anche se il Capo dello Stato, sente il dovere, ogni tanto, di ringraziarli per i loro…. sacrifici.
2) Altra cosa che non capisco è come questi ragazzi possano addestrare le truppe di un altro Paese, mettiamo arabo, senza conoscere, non dico l’arabo, ma neppure quella specie di lingua passepartout che è diventata l’inglese.
Non dimentichiamo che in Afghanistan c’era stato anche quel Parolisi, ora in prigione (per aver ammazzato la moglie), che a stento parlava italiano.