Giglio Reduzzi
Non era una buona idea
Vedo con piacere che ormai anche i più accaniti sostenitori della politica di totale apertura agli emigranti hanno smesso da tempo di diffondere i loro nefasti messaggi.
Forse si sono accorti che aver costretto gli italiani a convivere con mezzo milione di immigrati senza cultura o con una cultura tanto diversa dalla nostra non è stata una buona idea.
Sta di fatto che adesso ce li dobbiamo tenere, perché nessuno dei Paesi nostri vicini li vuole.
Una volta facevamo spallucce al loro ingresso perché eravamo convinti che tanto se ne sarebbero andati al nord.
Adesso ci rendiamo conto che, non solo dobbiamo tenerceli, ma dobbiamo anche fare in modo che si trovino bene, onde evitare che compiano atti contrari alla nostra cultura ed alle nostre leggi.
Che cioè abbiano una casa ed un lavoro.
Mandino i figli a scuola e li facciano vaccinare.
Abbiano un posto decente per pregare.
Ricevano tutte le cure mediche necessarie.
Il tutto a scapito dell’assistenza dovuta agli italiani, ai quali, in cambio della forzata convivenza, viene chiesto una quantità incredibile di tasse, tant’è che alcuni non ce la fanno a pagarle e scappano via.
Mentre alcuni milioni rimangono qui ma mangiano alla mensa della Caritas.