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  • Immagine del redattoreGiglio Reduzzi

Nuove delusioni

Aggiornamento: 14 lug 2021


La mia passione per la politica viene da lontano.

Quando i miei compagni d’università andavano in Svezia per godere della maggior libertà sessuale ivi praticata, io, cretino, andavo a Londra per vedere i ministri entrare in Parlamento e, quando ci riuscivo, ad assistere, dalla galleria, alle sedute della House of Commons.

(Credo di essere uno dei pochi, in Italia, a conoscere la curiosa modalità usata dai deputati per chiedere la parola.)

Benchè nella vita sia sempre stato lontano dalla politica (e non ne sono affatto pentito), l’ho sempre seguita con interesse, anche se non mi ha risparmiato delusioni.

Tra le più recenti ne ricordo due.

Prima.

Quando Mattarella ha fatto il nome di Draghi per la Presidenza del Consiglio, ho tirato un sospiro di sollievo perché sapevo che si trattava della seconda migliore soluzione, dopo quella, reiteratamente negata, delle elezioni anticipate.

Purtroppo ho dovuto constatare che nella formazione del suo governo, Draghi, a differenza di Monti, ritenne, chissà perché, di doversi circondare anche da alcuni ministri “politici”, alcuni dei quali decisamente inadeguati.

Gliel’aveva suggerito il Capo dello Stato? Mah!

E’ evidente che, così facendo, il neo Presidente del Consiglio si è complicato la vita.

Ne abbiamo le prove, sia con i litigi che precedono le sedute del Consiglio dei Ministri, sia con le montagne che partoriscono topolini.

Seconda delusione:

Mediaset.

Avevo salutato con gioia l’arrivo su Rete4 di Stasera Italia, perché speravo mi fornisse un’alternativa di centro-destra agli inguardabili programmi, tutti di sinistra, offerti da La7

Purtroppo ho dovuto constatare, con il passare del tempo, che anche la conduzione di questa trasmissione era stata affidata, in alternanza, a due giornaliste entrambe di sinistra, una delle quali sprizzava, e tuttora sprizza, anti-salvinismo da tutti i pori.

La cosa è così evidente che credo bastino due recenti episodi a dimostrarlo.

1. Non appena un sondaggista (uno solo su dieci) disse che la Meloni aveva superato di mezzo punto Salvini, la conduttrice di turno (quella che sprizza) ci imbastì sopra un’intera trasmissione con malcelato godimento personale.

2. E’ bastato che Salvini avesse mostrato qualche cedimento nella sua (peraltro motivata) diffidenza verso la politica di Bruxelles, che la medesima conduttrice ci imbastisse sopra un’intera trasmissione dall’insolente titolo di “le mille giravolte di Salvini”.

Un’ espressione che neanche la Gruber, Formigli e Floris avrebbero osato mandare in onda.

E dire che tutto questo avviene ad opera di quel canale che la Sinistra fece di tutto per cancellare dall’etere perché era proprietà della famiglia Berlusconi, il quale, di conseguenza, ne avrebbe tratto un ingiusto vantaggio politico!

Fino a qualche anno fa Rete4 veniva sistematicamente boicottata.

Adesso non c’è personaggio di sinistra, anche di quella estrema, che non venga invitato, o che, invitato, si rifiuti di partecipare ai suoi pubblici dibattiti.

Segno evidente che lì si trovano a loro agio.

E’ questa la nuova linea editoriale di Mediaset?

Sembrerebbe di sì, perchè anche nella Rassegna Stampa che viene mandata in onda su TGcom24 in tarda serata, salvo rare eccezioni, appare prevalente la preoccupazione di non dimenticare i giornali di sinistra.

Se l’idea è quella di apparire super partes, non mi sembra che essa riceva molta reciprocità e sia, pertanto, pagante.

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