Giglio Reduzzi
Papa Francesco è "cristiano"?
Aggiornamento: 20 ott 2020
Qualche anno fa chiesero a papa Francesco se fosse davvero “cattolico”.
La domanda era oziosa, perché era evidente che lo fosse.
E difatti egli rispose in modo deciso (ed anche un po’ risentito) di esserlo, perché egli era stato eletto nell’ambito della Chiesa cattolica e non aveva mai preteso di rappresentare altre confessioni.
Però, nel corso del suo pontificato, egli ha manifestato una inaspettata propensione a considerare fratelli anche i capi delle altre confessioni religiose, comprese quelle non cristiane.
Così facendo, non solo egli è sceso un gradino sotto lo status di “primus inter pares” su cui l’avevano posto gli anglicani, ma si è messo sullo stesso piano persino del suo amico, il grande Imam dell'Università del Cairo.
Quindi la vera domanda da fargli non è se egli sia cattolico, ma, se mai, se sia ancora “cristiano”. Visto, tra l'altro, che non si considera vicario di Cristo.
La sua potrebbe addirittura configurare una svolta legittima (lo dubito), ma certamente si tratta di una svolta radicale ed anche inaspettata, perché contraria a tutto quanto ci era stato raccontato da piccoli (la nostra è l’unica confessione religiosa “giusta”…. il mondo finirà solo quando tutti gli uomini saranno diventati cattolici….).
Certamente non è la svolta che si aspettavano gli europei.
In particolare non è la svolta che ci aspettavamo noi italiani, visto che le coste della nostra penisola sono tuttora costellate da 700 torri difensive, tutte erette in funzione anti-saracena (cioè anti-islamica).
Quando nel 1480 i saraceni entrarono ad Otranto, tagliarono la testa a tutti gli 813 abitanti che si erano rifiutati di convertirsi all’Islam.
E papa Francesco questo lo sa bene perché il 12 maggio del 2013 li fece tutti santi, dando luogo alla più grande canonizzazione collettiva di tutti i tempi.
Alla luce di quanto precede mi sembra ovvio che siamo in presenza di una svolta dal carattere decisamente rivoluzionario, almeno per quanto riguarda l’Europa.
Un po’ meno per quanto concerne il continente sud-americano, dove le aggressioni islamiche non sono mai avvenute e nessun musulmano ha mai tagliato la testa a nessuno.
Il che può aver avuto qualche influenza sulla condotta del presente pontificato.
(I conflitti che hanno caratterizzato quel continente sono d’altra natura e riguardano, come si sa, la deforestazione dell’Amazzonia e la secolare lotta dei campesinos contro i proprietari terrieri.)