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  • Immagine del redattoreGiglio Reduzzi

Pejo 'l tacon del buso

I sondaggi parlano chiaro: a fronte di un partito che avanza (quello di Salvini) e di quelli che indietreggiano (FI, M5S), ce n’è uno che non va né avanti né indietro.

E’ il PD, cui gli odierni sondaggi attribuiscono gli stessi voti (circa 18%) di quanti ne aveva il 4 marzo scorso.

La cosa non meraviglia.

Il PD nasce dalla fusione degli ex comunisti con i cattolici del PPI.

I quali ultimi non voteranno mai Salvini perché temono, così facendo, di andare contro la Gerarchia (notoriamente anti-Salvini) e quindi di fare peccato (con tutte le conseguenze ultra-terrene del caso).

L’unico evento che potrebbe indurli a cambiare idea è che, raccogliendo l’appello di don Luigi Sturzo, recentemente richiamato dal card. Gualtiero Bassetti, a qualcuno venga in mente di rifondare il vecchio PPI, sia pure sotto diversa denominazione.

Peccato che, in questo caso, in luogo di un solo partito del 18%, ne avremmo due, destinati entrambi all’irrilevanza.

L’unico a trarne vantaggio sarebbe Salvini.

Cioè proprio colui che la Gerarchia cerca inutilmente di demonizzare.

Insomma un tacon che si rivelerebbe peggiore del buso.

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