Giglio Reduzzi
Quel diavolo di Matteo Salvini
Aggiornamento: 23 apr 2019
Più cresce il meritato consenso popolare di Matteo Salvini e più cresce l’odio nei suoi confronti da parte dei suoi avversari politici, della Chiesa Cattolica e, ultimamente, anche da parte dei suoi partner di governo.
Pensate che si è arrivati persino ad auspicare che in Libia si determini uno stato di guerra tale da provocare la fuga dal Paese di centinaia di migliaia di persone.
Infatti, così facendo, questi uomini assumerebbero ipso facto il rango di profughi, costringendo quel diavolo di Salvini a rivedere la sua vincente politica dei porti chiusi (per via, com’è risaputo, della protezione che il diritto internazionale concede a tutti i profughi).
Questo astio fa dimenticare che poi, una volta salvate, queste persone rimarrebbero sul nostro territorio (perché nessun altro Paese le vuole) e si aggiungerebbero alle 600.000 che già hanno fatto entrare i governi PD negli anni 2015/17.
A proposito delle quali è verissimo che Salvini non è riuscito, come si proponeva, a mandarle a casa, ma è altrettanto vero che questa mancata promessa è stata compensata dall’annullamento di nuovi sbarchi, per cui il prodotto dell’operazione arrivi/partenze rimane pressoché invariato, anche se sono cambiati i fattori.
Del resto è quello che succede nel governo in carica riguardo al favore popolare: aumenta quello a vantaggio della Lega e diminuisce quello del M5S, ma il risultato è lo stesso.