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  • Immagine del redattoreGiglio Reduzzi

Qui pro quo


Ho seguito in diretta le prime due testimonianze rese nella causa di Impeachment che i Democratici USA hanno promosso a carico del Presidente Trump.

Ho così notato che, per definire in modo elegante lo scambio di favori proposto da Trump al presidente ucraino, è stata usata l’espressione latina di “qui pro quo”, che vuol dire “equivoco”, mentre quella giusta avrebbe dovuto essere “do ut des”.

Mi pare che, tra gli opinionisti televisivi, solo Maria Luisa Rossi Hawkins l’abbia rilevato, sebbene l’espressione sia stata usata decine di volte e riportata sullo schermo con tanto di (errata) interpretazione.

Direi che peggio di così le audizioni non potevano cominciare.

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