Giglio Reduzzi
Testimonianza di padre Silvio Roggia
Aggiornamento: 19 mag 2019
Mi ha fatto piacere sapere che nella Gerarchia Cattolica, accanto a chi, compreso il suo Capo, ci invita quotidianamente ad accogliere i migranti, ci sono, almeno in Africa, persone che cercano di fermarli.
Parlo dei missionari, il cui tentativo di impedire l’esodo dei giovani -essendo mirato a risparmiare loro una grande delusione- forse non porta alla cristianizzazione dell’Africa, ma certo non favorisce l’islamizzazione dell’Europa.
Significativa a questo riguardo è la testimonianza di padre Silvio Roggia, che riporto qui di seguito per comodità dei miei lettori, benché Internet non manchi di presentarne altre, insieme a quelle dell’associazione VIS, che sta per “Volontariato Internazionale per lo Sviluppo”.
Come dicevo, lo scopo principale di padre Roggia e dei volontari del VIS è di evitare che questi poveri ragazzi, una volta raggiunta a caro prezzo l’Europa, si accorgano che, dopo l’accoglienza iniziale, la maggior parte di loro si troveranno a vivere in situazioni peggiori di quelle che avevano lasciato.
Per esempio a dormire sotto un ponte a zero gradi, invece che sotto una palma a venti gradi.
Ecco la testimonianza: