Giglio Reduzzi
Un governo controcorrente
A mio avviso le critiche all’attuale governo nascono dal fatto che esso propone soluzioni troppo innovative, per cui vengono a mancare tutte le “condizioni al contorno”.
Donde le critiche, non solo delle agenzie di rating (che sono private e fanno gli affaracci loro), ma anche di tutti coloro (troppi) che, all’interno delle istituzioni, continuano a pensare che prima occorra dare il pane all’Europa e poi, se ne avanza, agli italiani.
Essendo esperienza definitivamente acquisita che per far felice le agenzie di rating, l’UE, il fondo monetario, il Presidente della Repubblica e la Banca d’Italia occorre rendere infelici gli italiani, mi chiedo cosa ci sia di strano nel voler tentare, per una volta, di fare il contrario.
Ancora: la Sinistra accusa il governo italiano di essere isolato dal resto dell’Europa.
A mio avviso il giudizio è largamente prematuro.
Aspettiamo le elezioni europee della prossima primavera.
Se prevarranno i partiti tradizionali, che ora esprimono la Commissione, allora il giudizio sull’isolamento risulterà corretto.
Se prevarranno i nuovi partiti euroscettici (leggi Salvini e Le Pen), allora il giudizio si dimostrerà errato.
Di più: vincendo le elezioni, il governo italiano avrà dimostrato, per una volta, di essere primo della classe. E non, come al solito, l'ultimo.