Giglio Reduzzi
Un programma per i migranti
Visto che, a quanto pare, il fenomeno dei migranti clandestini è destinato a durare, vorrei che il nuovo governo, se davvero ha a cuore le radici cristiane d’Europa e la sicurezza dei suoi cittadini, adottasse almeno le seguenti misure:
a) ci dicesse (esattamente come fa la Francia) cosa ne fa dei migranti che lascia sbarcare (tanti respinti, tanti distribuiti negli altri Paesi, tanti ammessi a risiedere in patria);
b) ci dicesse che programma ha in mente di realizzare per quelli che non respinge, al fine di evitare che diventino un pericolo per la società. (Il card. Sarah dice che è criminale non offrire loro condizioni di vita migliori di quelle che si lasciano alle spalle);
c) la smettesse (esattamente come fa la Francia) di farsi prendere in giro prendendo per buona la parola degli emigranti ultra diciottenni che si dichiarano diciasettenni, al solo fine di godere dei privilegi concessi ai minori (in ciò assecondato dalle giornaliste TV che, mentre parlano di migranti “minori non accompagnati”, inquadrano un bambino di pochi mesi per farti credere che siano tutti così);
d) la smettesse di usare i due pesi e due misure consistenti, da un lato, nel respingere con rigore chi viene in aereo con passaporto, ma senza visto, e, dall’altro, nell’accogliere chi entra via mare senza alcun documento, ma forti del supporto loro concesso dai media e dalla carità pelosa, spesso molto pelosa, di chi li trasporta.