Giglio Reduzzi
Un sinodo per l'Europa no?
Se persino Papa Giovanni XXIII, nel suo celebre “discorso della luna” (11 ottobre 1962), disse “la mia è una voce sola” e, più avanti, “la mia persona non conta niente”, figuriamoci quanto poco possa contare la mia voce o la mia persona!
Ebbene, nonostante questa pochezza, io oso sperare che, essendo stato dedicato un sinodo di tre settimane alla ricerca dei modi con cui cristianizzare l’Amazzonia, molto presto ne sarà dedicato un altro, spero altrettanto lungo, per ricercare le modalità con cui frenare la scristianizzazione dell’Europa.
Fenomeno che considero altrettanto meritevole di attenzione, se non più urgente.
Difatti non sono passati molti decenni da quando in Europa le nostre 67.000 chiese sono passate dall’essere sovraffollate all’essere desolatamente vuote.
Ne ho avuto tragica conferma l’altro giorno quando, accompagnando le mie nipotine a messa, ho dovuto pregarle di salire all’altare e fare le chierichette, affinché il celebrante, di fronte ad una chiesa completamente vuota, non si sentisse troppo solo.