Giglio Reduzzi
Una nota stonata
Dopo la Messa di fine anno celebrata nella Basilica di S. Pietro ed a poche ore dalla morte del Papa Emerito, Papa Francesco, che pure si era detto molto addolorato per la perdita del suo predecessore, intraprese, in carrozzella, il lungo percorso che gli avrebbe permesso di vedere il Presepio allestito nella grande piazza antistante la Basilica.
Sono rimasto sorpreso da quella passeggiata. Non me l’aspettavo.
Non in una giornata di grande lutto come quella.
Conoscendo la distanza (non tanto fisica, quanto intellettuale e sentimentale) che esisteva tra i due personaggi, immaginavo che Papa Francesco potesse benissimo non percepire intimamente lo stesso dolore che manifestava in pubblico, ma speravo che, per coerenza, avrebbe continuato a “salvare le apparenze”.
Invece no.
Anzi, in quel lungo tragitto non sono mancati i “selfie” ed relativi sorrisi di circostanza.
A mio avviso è stato commesso un grosso errore.
Immagino che, come me ne sono accorto io, anche alcuni giornalisti se ne siano resi conto, benchè si siano guardati bene dal farlo notare.