Giglio Reduzzi
Una strana contraddizione
Ho sentito il messaggio che Silvio Berlusconi ha inviato alla riunione indetta dal suo partito a Milano.
Ovviamente mi rallegro di averlo visto più in forma di quanto mi aspettassi.
Spero che i giovani l’abbiano ascoltato con attenzione. Per noi anziani non ha detto nulla di nuovo.
Però non ho potuto fare a meno di rilevare una contraddizione: l’insistenza con cui ha messo in luce i danni compiuti dal comunismo nel mondo (ed i meriti da lui acquisiti per averne sventato la presa del potere nel nostro Paese) stride con il fatto di aver aperto, anzi spalancato, le porte delle sue televisioni (e segnatamente quelle del salotto preserale di Rete 4) a coloro che ora si fanno chiamare anti fascisti, ma tutti sappiamo essere stati ferventi comunisti (e continuare ad esserlo nel cuore).