Giglio Reduzzi
La democrazia non è per tutti
Aggiornamento: 10 gen 2020
Un’altra verità scomoda cui dobbiamo abituarci è che alcuni popoli non sono pronti alla democrazia.
Non conosco la situazione in America Latina, ma so che in Africa ed Asia, ovunque si è cercato di importare la democrazia, è stato fatto un buco nell’acqua, nel senso che le popolazioni stanno peggio di prima.
Mi sembra il caso della Libia e dell’Iraq, dove sono in molti a rimpiangere i deposti dittatori.
Evidentemente il processo di democratizzazione deve avvenire all’interno dei singoli Paesi e secondo determinati tempi, che non sono i nostri.
La ragione, a mio modo di vedere, è che in certe situazioni la democrazia è un lusso. Prima vengono le esigenze alimentari. Ciò che i dittatori generalmente assicurano.
La libertà, che è il frutto principale della democrazia, serve a ben poco se la gente ha fame.
Quando apri la porta della prigione ad un individuo che non sa come procurarsi cibo ed alloggio, non è infrequente che egli chieda di rimanere, perché in tal modo sa che qualcuno si curerà di lui.
Lo stesso avviene al livello degli Stati.